Essere papà in otto punti.

  1. La mia sindrome: il gomito del papà.
  2. Il mio cibo quotidiano: avanzi di pappa assortiti.
  3. Il mio riposo quotidiano: il mio riposo quotidiano?
  4. La parola più bella del vocabolario italiano: sì (o “tì”, come dice Matteo).
  5. Sogni proibiti: cinema, teatro, concerti (non ho nonni o zie in città).
  6. Sogni ammessi: mio figlio domattina si sveglierà alle 6:32 invece che alle 6:28.
  7. Momento di grazia: mio figlio indica una macchia giallognola dietro le nuvole serali e dice, per la prima volta, “luna”.
  8. Momento di disgrazia: mio figlio si sveglia alle 4:37 e decide che una nuova giornata è già cominciata.

[Posto un po’ di fatti miei, ma non è detto che non abbiano qualcosa a che fare con il prossimo romanzo.]